"Osservate, sul ramo più alto, tra due comete d’argento, quella meravigliosa pistola ad acqua.
A chi credete che sia destinata? A tutti i fabbricanti di bombe atomiche
e di razzi a gittata più o meno lunga.
L’acqua, nel serbatoio, è tenuta costantemente a temperatura gelida:
affinché quei signori, spruzzandosela in testa, possano fare una doccia rinfrescante,
svegliarsi dai loro bollenti sogni, guardarsi attorno e dare la mano a tutti noi, gente qualunque
che vogliamo soltanto un po’ di pace...
...non meravigliatevi di scorgere, tra i rami cosparsi di fiocchi di neve e fioriti di lampade colorate,
in mezzo a un milione di giocattoli, le lettere dell’alfabeto: A, B, C, D…
Anche l’alfabeto è un dono: c’è chi non l’ha mai ricevuto".
Pubblicato in “Il Pioniere”, n°50 del 21 dicembre 1958
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